Ecco a voi, finalmente, il nostro video promozionale per L'Orto Botanico, a tema Giardino Segreto!!!
martedì 26 febbraio 2013
lunedì 25 febbraio 2013
Intervista-lampo agli appassionati e competenti giardinieri dell'Orto Botanico!
Senza ulteriori indugi, la trascrizione della mia intervista al Capogiardiniere Silvano Zanaboni e alla signora Lorenza Poggi, tecnico giardiniere nonchè guida competente e attenta alle meraviglie dell'Orto.
Io: Ci sono esemplari che
vanno protetti con particolare attenzione?
Silvano Zamboni,
capogiardiniere: particolari esemplari non ce ne sono. Bisogna avere
attente cure in concomitanza con eventi nevosi, ad esempio, per
rimuovere la neve dai rami ed evitare che si spezzino a causa del
peso. Ma di particolari cure non ve ne sono, esclusi due o tre
periodici interventianticrittogamici con dei prodotti rameici per le
rose e anche per le azalee (gli anticrittogamici sono rimedi chimici
contro malattie delle piante dovute ad esseri il cui ciclo
riproduttivo non è evidente. Si usano in genere contro parassiti
fungini ndr)
Io: Ho letto che l'Orto
può vantare, fra le innumerevoli specie che custodisce, anche alcuni
esemplari pressoché unici...
Lorenza Poggi, tecnico giardiniere:
ecco, fra gli altri possiamo ricordare la Chamaedorea Oblungata che è
una palma custodita nella serra tropicale, e la Welwitschia
Mirabilis, originaria della Namibia, ma conservata nelle nostre Serre
Scopoliane.
Io: Le serre, nella fattispecie, sono
strutture incredibilmente utili e versatili, ma anche dispendiose,
non solo in termini economici, ma anche di continue verifiche e
monitoraggi...
Zamboni: Le serre vengono riscaldate
con un impianto di riscaldamento semiautonomo. A livello economico,
quello che comporta la maggiore spesa è la manutenzione delle
strutture legate all'impianto idrico. Ecco, sicuramente è una spesa
non indifferente, specialmente in inverni prolungati come
questo...diciamo che quando c'è il sole è una cosa diversa...
Poggi: sì, il sole ci da' una grande
mano...
Zamboni: grazie anche alle centraline
che rilevano la temperatura esterna, si abbassa quindi il fabbisogno
del riscaldamento all'interno.
Io: Grazie mille...un'ultima domanda
che ha a che fare sì con l'inverno, ma è una questione diciamo
critica in tutti i periodi dell'anno: ci sono ad esempio degli
esemplari che devono essere “conservati” separatamente perché
possono essere dannosi l'uni per l'altro? Ad esempio qualche tipo di
rampicante che potrebbe soffocare i germogli?
Zamboni: Di piante infestanti ce ne
sono tantissime da tenere a bada, soprattutto per certe posizioni
particolari come ad esempio nei vetturini, dove abbiamo le cosiddette
piante officinali, bisogna fare molta attenzione.
Anche, per esempio, con le rose e i
cespugli di azalee che non possono essere invasi, soprattutto
dall'edera e dal convolvolo che tendono proprio a soffocarle
Poggi: e il caprifoglio, che non si
riesce mai ad estirpare del tutto.
Io: Bene, io ho terminato la mia
intervista lampo, vi ringrazio ancora dell'infinita disponibilità e
passione, anche a nome degli altri ragazzi del gruppo!
Allego le immagini della Welwitschia Mirabilis e la Chamaedorea Oblongata...le riconoscete?
Come promesso, una nuova carrellata di foto dall'Orto Botanico, fresca fresca di giornata!!!!
Per ammirare le altre, seguiteci sul profilo FLICKR!!!!!
Per ammirare le altre, seguiteci sul profilo FLICKR!!!!!
Buongiorno bloggerverse!
Stamattina, come annunciato, la nostra impavida inviata Amanda Rosso si è recata all'Orto Botanico per intervistare lo staff specializzato per la salvaguardia e la manutenzione delle specie custodite nella struttura, il competente e appassionato capogiardinienre Silvano Zanaboni, e la signora Lorenza Poggi, disponibilissima e accogliente giardiniera specializzata, nonchè preparatissima guida, fra le fronde dell'Orto e i suoi segreti!
Un ringraziamento speciale a queste due figure così intensamente impegnate e preparate, che hanno chiarito i nostri dubbi e ci hanno guidati anche attraverso la nascosta serra delle Orchidee Etilianzie, piccolo mondo ancora rigoglioso e protetto, dove la nostra inviata ha potuto ammirare germogli in crescita e meravigliosi fiori.
A fra poco per la trascrizione integrale dell'intervista, e nuove immagini fresche di giornata!
Stay Tuned!
Un ringraziamento speciale a queste due figure così intensamente impegnate e preparate, che hanno chiarito i nostri dubbi e ci hanno guidati anche attraverso la nascosta serra delle Orchidee Etilianzie, piccolo mondo ancora rigoglioso e protetto, dove la nostra inviata ha potuto ammirare germogli in crescita e meravigliosi fiori.
A fra poco per la trascrizione integrale dell'intervista, e nuove immagini fresche di giornata!
Stay Tuned!
domenica 24 febbraio 2013
Un po' di storia dell'Orto, per conoscere meglio questa fondamentale realtà che da secoli promuove la ricerca, la conservazione e la cura di migliaia di esemplari rari, alcuni dei quali addirittura estinti e conservati soltanto dalle attente e meticolose cure del personale dell'Orto Botanico...
"L’Orto Botanico fu istituito nel 1773, dapprima a sostegno dell’insegnamento e dello studio della botanica in campo medico, in seguito rivolto alla ricerca e all’insegnamento nell’ambito delle scienze naturali. Dal 1996 l’Orto è legato al Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri, che ha inglobato il precedente Istituto di Botanica. Dal 2002 fa parte della Rete degli Orti Botanici della Lombardia. La superficie totale dell’Orto è di circa due ettari, compresi l’edificio dipartimentale e le serre. La Serra Tropicale, costruita nel 1974, ospita una collezione di piante provenienti da Africa e America. Nelle Serre Scopoliane, progettate da Piermarini nel 1776, sono collocate una ricca collezione di Piante Succulente e una Collezione di Cycadaceae. Nella serie di lettorini posti di fronte alle Serre Scopoliane è collocata una collezione didattica di Piante Officinali. Sono presenti due ampi settori dedicati a diverse specie di Angiosperme e Gimnosperme. Da segnalare il monumentale Platano di Scopoli del 1778, situato a nord del giardino. A ridosso della facciata nord dell’edificio è coltivato il Tè (Camellia sinensis), introdotto a Pavia nel 1890. Nelle aiuole triangolari che fiancheggiano il viale di accesso alle Serre Scopoliane è collocata una collezione di Piante Nemorali caratteristiche del sottobosco delle foreste planiziali e in vario grado minacciate. Nella parte meridionale del giardino è situato il roseto, che ospita specie di rose selvatiche antiche e ibridi moderni. Del Dipartimento di Ecologia del Territorio fa parte anche la Riserva Naturale Integrale “Bosco Siro Negri” in Comune di Zerbolò, il cui Centro Didattico e Divulgativo è collocato presso l’Orto Botanico. Nello stesso settore dell’Orto Botanico nel febbraio 2005 è stata inaugurata la Banca del Germoplasma, per la conservazione dei semi di piante autoctone minacciate della Lombardia. è attiva l’Associazione Amici dell’Orto Botanico (tel. e fax 0382.22534) che organizza manifestazioni tematiche e visite in collaborazione con il Dipartimento."
"L’Orto Botanico fu istituito nel 1773, dapprima a sostegno dell’insegnamento e dello studio della botanica in campo medico, in seguito rivolto alla ricerca e all’insegnamento nell’ambito delle scienze naturali. Dal 1996 l’Orto è legato al Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri, che ha inglobato il precedente Istituto di Botanica. Dal 2002 fa parte della Rete degli Orti Botanici della Lombardia. La superficie totale dell’Orto è di circa due ettari, compresi l’edificio dipartimentale e le serre. La Serra Tropicale, costruita nel 1974, ospita una collezione di piante provenienti da Africa e America. Nelle Serre Scopoliane, progettate da Piermarini nel 1776, sono collocate una ricca collezione di Piante Succulente e una Collezione di Cycadaceae. Nella serie di lettorini posti di fronte alle Serre Scopoliane è collocata una collezione didattica di Piante Officinali. Sono presenti due ampi settori dedicati a diverse specie di Angiosperme e Gimnosperme. Da segnalare il monumentale Platano di Scopoli del 1778, situato a nord del giardino. A ridosso della facciata nord dell’edificio è coltivato il Tè (Camellia sinensis), introdotto a Pavia nel 1890. Nelle aiuole triangolari che fiancheggiano il viale di accesso alle Serre Scopoliane è collocata una collezione di Piante Nemorali caratteristiche del sottobosco delle foreste planiziali e in vario grado minacciate. Nella parte meridionale del giardino è situato il roseto, che ospita specie di rose selvatiche antiche e ibridi moderni. Del Dipartimento di Ecologia del Territorio fa parte anche la Riserva Naturale Integrale “Bosco Siro Negri” in Comune di Zerbolò, il cui Centro Didattico e Divulgativo è collocato presso l’Orto Botanico. Nello stesso settore dell’Orto Botanico nel febbraio 2005 è stata inaugurata la Banca del Germoplasma, per la conservazione dei semi di piante autoctone minacciate della Lombardia. è attiva l’Associazione Amici dell’Orto Botanico (tel. e fax 0382.22534) che organizza manifestazioni tematiche e visite in collaborazione con il Dipartimento."
Grazie al prezioso contributo di Pavia Musei!!!!!!!!!!!!
Ciao a tutti amici dell'Orto Botanico di Pavia!
Noi siamo Amanda Rosso, Chiara Bruni, Niccolò Gatti e Silvia Dibenedetto, e abbiamo creato questo portale per promuovere le meraviglie dell'Orto Botanico di Pavia, non solo durante la rigogliosa primavera, in cui l'orto è disseminato di fiori e piante verdeggiante di ogni genere, ma anche durante l'inverno, quando i rami spogli si ritorcono su se stessi creando suggestive sculture, e il terreno è cosparso di foglie secche e spruzzato di neve.
A breve posteremo il link del nostro video di promozione dell'Orto, e l'intervista al competente e appassionato capo giardiniere dell'orto, che ci svelerà i segreti della conservazione, protezione e tutela delle piante più delicate, durante il sonno invernale.
Stay Tuned!!
Noi siamo Amanda Rosso, Chiara Bruni, Niccolò Gatti e Silvia Dibenedetto, e abbiamo creato questo portale per promuovere le meraviglie dell'Orto Botanico di Pavia, non solo durante la rigogliosa primavera, in cui l'orto è disseminato di fiori e piante verdeggiante di ogni genere, ma anche durante l'inverno, quando i rami spogli si ritorcono su se stessi creando suggestive sculture, e il terreno è cosparso di foglie secche e spruzzato di neve.
A breve posteremo il link del nostro video di promozione dell'Orto, e l'intervista al competente e appassionato capo giardiniere dell'orto, che ci svelerà i segreti della conservazione, protezione e tutela delle piante più delicate, durante il sonno invernale.
Stay Tuned!!
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